Biblioterapia: il progetto dedicato ai nuclei sinti per favorire il benessere della comunità

Vista l’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha comportato l'esigenza di concentrarsi sul contrastare la dispersione scolastica dei minori appartenenti ai nuclei di etnia sinta, è stato necessario costruire azioni che permettessero di riappropriarsi della vita sociale e delle proprie esistenze ricostruendo un’identità comune.

ASP Città di Bologna ha quindi concordato con il Consorzio L’Arcolaio che si occupa della gestione delle azioni a supporto della Comunità Sinta di Bologna, la rimodulazione delle azioni del progetto in ottica di promozione del benessere e di facilitazione dei processi di integrazione sul territorio, con un focus specifico sull’adesione scolastica dei/delle minori.

Il progetto in questione prende il nome di Biblioterapia e in questo articolo ve ne illustreremo gli obiettivi, i benefici e ovviamente i destinatari specifici.

Chi sono i destinatari del progetto Bibioterapia

Il progetto Biblioterapia si inserisce all’interno del “Servizio Accoglienza Nuclei Sinti”, che fa parte del Servizio di Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta di ASP. In questo contesto, i beneficiari sono i cittadini di etnia Sinta residenti nelle aree sosta autorizzate del Comune di Bologna.

L’articolazione e la complessità dell’impianto di servizi dedicati alla popolazione sinta impone necessariamente una riflessione circa la qualità e l’efficacia degli interventi educativi messi in atto nei loro confronti, soprattutto alla luce delle continue sollecitazioni che provengono dall’esterno (società civile, istituzioni) e dalle sfide più ambiziose in atto.

In questo senso il progetto rappresenterebbe un ulteriore sviluppo dell’impianto di servizi descritto, proponendo un modello di co-valutazione dell’impianto stesso basato sul coinvolgimento attivo dei beneficiari, impattando così sull’empowerment di questo target e della comunità nel suo insieme.

I beneficiari sono dunque individuabili in:

● bambine/i

● famiglie di appartenenza

● comunità di appartenenza

● équipe operative

Obiettivi e fasi pensate per il progetto

Si ritiene fondamentale pensare al rischio di drop out scolastico dei/delle minori Sinti come un fenomeno che interessi l’intera comunità di appartenenza al pari dell’Istituzione Scolastica e della comunità territoriale che ospita gli Istituti Comprensivi.

L’intenzione è quindi quella di strutturare un’azione che permetta di attivare un processo partecipativo virtuoso, che coinvolga i bambini e le bambine, i genitori della comunità Sinta .

Le attività del progetto, realizzate da un/una consulente esperto/a in biblioterapia e processi di empowerment di gruppo, consistono in incontri, che si tengono direttamente nell’area sosta di Via persicetana utilizzando una roulotte come base degli incontri, di proprietà dell’esperta stessa.

I benefici della Biblioterapia

La biblioterapia nasce in seguito alla consapevolezza della necessità di partire dalle narrazioni per sollecitare il cambiamento. La disciplina della biblioterapia viene elaborata nel corso del ‘900, utilizzata da clinici e da educatori/trici e operatori della cura come strumento clinico o educativo per l’accompagnamento di interventi, individuali o collettivi.

Soprattutto nei contesti di contatto con la fragilità, i testi letterari (letti o scritti) possono essere pensati come spazi attraverso cui accedere alle proprie esperienze, ai vissuti personali e a quelli condivisi.

Alcuni fondamentali obiettivi della biblioterapia sono dunque:

● Motivare l’interesse nei confronti dei processi di lettura e di scrittura

● Favorire la maturazione dei processi cognitivi creativi

● Esprimere le proprie potenzialità creative utilizzando più codici espressivi

● Creare dei momenti di riflessione e di condivisione di vissuti, esperienze e pensieri, che affidino al gruppo la possibilità

di trovare la soluzione ad eventuali problemi che emergono

● Incentivare l’auto-consapevolezza

● Riconoscere l’importanza di avere degli obiettivi e di saperli raggiungere insieme, percependo il gruppo (anche quello di lavoro) come dispositivo di supporto

● Attivare il senso di appartenenza e favorire il benessere della comunità

Quali sono i risultati attesi


Il progetto infine si pone il raggiungimento di svariati risultati nel corso dei prossimi mesi, attraverso le seguenti azioni:


Analisi del contesto e del bisogno, con uno specifico focus sull’ambiente scolastico e sugli ambienti informali di apprendimento frequentati dai bambini e dalle bambine Sinti/e. Particolare attenzione verrà posta sugli effetti della pandemia da Covid 19 sulla scuola e sulla partecipazione dei/delle minori.

● Co-progettazione di modello partecipativo e di riflessione sulle principali strategie di integrazione dei/delle bambine Sinte nell’ambiente scolastico

● Organizzazione di gruppi di lettura con i/le bambini/e, adolescenti e le mamme presenti all’area sosta sinta target diversi .

● Realizzazione di un report conclusivo delle azioni che possa orientare i soggetti coinvolti nella co-progettazione integrata delle attività educative.


I libri che si stanno leggendo sono Silent Book (solo con illustrazioni senza testo) in modo tale da poter creare una storia insieme a partire dalle immagini, mentre per gli adolescenti sono libri di narrativa che affrontano i temi del cambiamento.


Non mancheremo di aggiornarvi con tutte le notizie riguardo l’andamento di questo progetto, anche con pillole video ad hoc per tutti i martedì di marzo, a partire dall’8 su FB. A presto, con nuove tematiche direttamente dal servizio GEA di ASP Città di Bologna.

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